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Vivì

Vivì

Cos’è una poesia se non un fiume di emozioni che sgorga dall’anima di chi la scrive e si riversa come una carezza nella mente di chi legge?
Comporre versi su versi ispirati da un suono, il ticchettio della pioggia o il richiamo di un implume nel suo nido... il pianto o il sorriso di un bambino o ... (continua)


La sua poesia preferita:
Cor sorpreso
Leva l'alba sugli oscuri anfratti
sorge rosea e
s'erge luminosa,
del palco mattutino è star divina
e primula sposa.
Spinge il sole tra l'ombrose fronde
e filtra,
gode illuminar dei cieli
coni all'ombra...
china gentil capo al mite...  leggi...

Nell'albo d'oro:
Il monito della terra
Così una tragedia la terra rammenta
di sangue ch’è scorso e ha tanto bevuto
dei fieri e gagliardi, giovani cuori
che certo costretti han combattuto.

Irta corazza col cuor di leone
o forse soltanto vello d’agnello,
candido, creolo oppure...  leggi...

Uomo della luna
Uomo della luna
così che appare quell'icona
mentre sulla macchina del tempo
s'allontana...
Attila dello spazio- temporale
brancoli in abissi siderali
lasciandoti alle spalle
dune polverose,
e valli mefitiche e melmose...
e ancor steppe...  leggi...

Alletta i pensieri
Come sfiora le corde
d'un cuore
quel rumore
così accorto e ritmato...
come goccia,
come scorre al riparo.
Quanto alletta i pensieri
e l'ingloba
assai cheti,
assuefatti prigionieri
del passato...
come freme il fogliame
a quel tocco
e...  leggi...

Quel ciel primavera
Piove...
e bigio quel ciel primavera
s'ingombra a frotte di nubi
a schiera
e rovescia a dirotto
al selciato e sul tetto.
Piove...
e il sentore muschiato
ch'evapora all'aria
allerta i miei sensi
imbrigliando le nari
Piove...
e...  leggi...

Sotto il pergolato
E sordo bofonchia
quel livido cielo
e sorprende
con guizzo e boato...
poi picchietta sul cotto
e s'annuncia in sordina
e solerte tramuta
quel tocco argentino
al riparo...
poi goccia quel tonfo
attutito
e in rivoli scorre
alla...  leggi...

Di quei nembi il pianto
Giunge dal mare
lo strepito lontano

tuonando burrasca
e cupo inquieta.

E crepita quel far
che in un baleno irrompe
in sordo boato
squarciando i nembi
che bigi
e appesi gravano.

E uggia
del vento l'ululo
in quel suo mesto canto
e...  leggi...

E’ mio
E’ mio il sorriso fanciullo
che avverti nell’aria
che il tuo palpito culla
e la mente rallegra.

E’ mio quello...  leggi...

Del vespro s'adorna
Del vespro s'adornan cirri
tal velo d'oriente che cela
del fascino dolce sorriso
e roseo ricopre ogni cosa.

Dama diafana dell'onirica reggia
erra cheta in quel blu che vagheggia,
poi invita all'alcova
gli amanti
e s'adorna...  leggi...

A che serve pregare
Non ha parole il dolore
unguento quel tanto
a lenire
lo strazio dal cuore.

A che serve pregare?
Non esiste parola
che possa lavare
l'angoscia dal cuore.

Né serve sperare
che il tempo faccia passare
oppure... guarire.

A che serve...  leggi...

Pellegrina io
Pellegrina al santuario
candore
a velar di sudario
rancore.
Quell’andar pelle nuda
sui sassi...
fustigar tanta pena
ogni passo
e serrar quel cilicio
che strazia...
Pencolar di quel tempo
che passa
o che manca, s’affretta
o ti pressa.
E...  leggi...

Tesse la tela
Tesse alfin la sua tela
piano piano tramando
è vischioso l'inganno
e bramosa l'attesa
di me come preda...
mi guarda e soppesa.

Immondo concetto
di tutto il creato
in stasi all'oscuro
pregusti il possesso
maxilla frementi.

Abbietta...  leggi...

Vivì

Vivì
 Le sue poesie

La sua poesia preferita:
 
Cor sorpreso (08/01/2011)

La prima poesia pubblicata:
 
Canto alla Luna (05/01/2010)

L'ultima poesia pubblicata:
 
La filastrocca di Messer Carnevale (25/03/2023)

Vivì vi consiglia:
 Sul far della sera (17/01/2012)
 Questo mar (10/05/2012)
 Di quei nembi il pianto (29/09/2011)
 La mia terra (12/06/2011)
 Nell’abbraccio di nonna (26/04/2018)

La poesia più letta:
 
Tra le braccia di Morfeo (06/02/2010, 27759 letture)

Vivì ha 12 poesie nell'Albo d'oro.

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Vivì

Poesia a tema sull'argomento 'Animali e la crudeltà degli uomini'

Tanto non è vagito umano

Sociale
Urla dolenti s'espandon nell'aria,
orecchio stolto umano
udir non vuole.
In sguardo barbaglio bestiale
riflesso d'anima disumana.

Innocenti non siamo,
spregevole infierir lasciamo
corpicini inermi straziati
a sacrificio immolati
su dissacranti altari metallici
di demeriti scienziati.

Tanto, pianto
che soffoca in gola
non è vagito umano.
Noi non udiamo!

Urla silenti ma fragorose
emergono dal mare.
Vadano pur le baleniere
coi loro arpioni al vento
non più solenni canti
in profondità abissali
né sventagliar code colossali
l'onda gioiose schiaffeggianti,
ma acque funeste
da vermiglio sangue colorate
e tremuli lamenti
di piccoli orfani ormai perduti.

Tanto, pianto che si propaga
non è vagito umano.
Noi non udiamo!

Lasciamo pure, noi che cuore abbiamo,
che da fucili soffio letal nel vento
cancelli da limpido ciel dolce stormir
che sempre ha deliziato primavera.

Tanto, pigolio nei nidi
non è vagito umano.
Noi non udiamo!

Lasciamo noi, che animali amiamo,
cuccioli di foche al barbaro massacro,
coraggio non abbiamo
di guardar gli occhi lacrimanti
che inumano riflesso danno.
Urla dolenti s'elevano dal mondo
e indegno cuor disumano
coglier non vuole.
Tanto...
non è vagito umano!



Vivì 17/04/2010 11:08| 15| 7545|

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

Nota dell'autore:
«Nel mondo esistono anche esseri umani che amano davvero gli animali e fanno di tutto per proteggerli, ma forse tutti quanti noi non facciamo abbastanza per i nostri piccoli e grandi amici, con cui dividiamo l'esistenza su questo pianeta e a cui purtroppo tante volte sottraiamo i loro spazi vitali. Grazie a questo sito che mi ha permesso di scrivere questi versi e poterli dedicare a tutti gli animali del mondo, anche a quelli che per motivo di spazio non ho potuto nominare in questa mia e a tutti quelli che li proteggono e dedicano un po' del loro tempo libero.»


 

Commenti sulla poesia Commenti di altri autori:

«Poesia che esprime la crudeltà dell'uomo. Interessi ed egoismo fanno da padroni in queste situazioni e nonostante vi siano molte leggi, spesso esse vengono disattese. Lirica molto ben congeniata che urla all'orrore e allo ascempio. Infiniti appalusi e inchini a questa poetessa.»
Raggioluminoso (17/04/2010) Modifica questo commento

«Molto bella, dolorosa nel suo urlo... Contro la bestialità dell'uomo. Condivisa e molto sentita. la poetessa nel mettere in versi una tematica così difficile e dolorosa.»
Pp (17/04/2010) Modifica questo commento

«Una stesura stupenda, da far vergognare chiunque non sente e non vede le crudeltà commesse. Elogio alla poetessa, piaciuta e sentita tantissimo. Complimenti.»
Gerardo Novi (17/04/2010) Modifica questo commento

«E' vero, molti non li nominiamo per spazio e tempo ma questi accenni per coloro che possiamo è bello poterli fare e rendere noti e forse nel tempo le gocce diverranno mare e l'uomo capirà.Qualcuno scrisse che saranno puniti anche coloro che colpiranno e uccideranno un solo albero un domani Io spero che animali e alberi già domani avranno chi li difenderà veramente.»
Maria Rosy (17/04/2010) Modifica questo commento

«Toccante la tua! Non siam innocenti, lasciamo infierir ferite su corpo inermi straziati al sacrificio immolati. Un urlo di dolore, che noi sentiamo nel cuore. Stupenda la chiusa "tanto non è vagito umano" urla di animali ... le sentiamo ma non accorriamo, anzi... Bellissima! Una sensibilità sublime la tua! Applausone!»
Daniela Pacelli (17/04/2010) Modifica questo commento

«C'è tanto amore in questi versi e tanto tormento per gli animali perseguitati dagli uomini, del resto, la poetessa, ci ha spesso dato prova della sua immensa sensibilità e, questa di oggi, è l'ennesima conferma. Grida pietà per gli innumerevoli soprusi delle povere bestiole e tra le rime traspare tutta la sofferenza che ciò le procura. Sicuramente è riuscita a farci riflettere, grazie!»
Darius (17/04/2010) Modifica questo commento

«un grande applauso te lo meriti cara vivi la tua poesia grida forte tutto l'orrore e lo sdegno verso la crudelta degli uomini che nonostante le leggi se ne infischiano brava complimenti»
Moreno il Duca (17/04/2010) Modifica questo commento

«chi fa del male agli animale non ha un cuore ... fortunatamente ci sono persone che li amano e li proteggono»
Club ScrivereSilvia Contessa (17/04/2010) Modifica questo commento

«"Tanto... non è vagito umano..." Gli uomini sono sempre più sordi... così sordi da non riconoscere nemmeno quello umano, di vagito... figuriamoci quello degli animali... Troveremo mai la forza di tornare sui nostri passi e riguadagnarci l'onore di vivere su questo pianeta e meritarci il premio di essere chiamati "specie animale"?»
Club ScrivereNemesis Marina Perozzi (17/04/2010) Modifica questo commento

«Un testo meravigliosamente espresso dove le parole non lasciano spazio che a considerevoli riflessioni. Intensa ed efficace!»
Rita Minniti (18/04/2010) Modifica questo commento

«Emergono da questi versi tutte le nefandezze dell'uomo. Cielo, mari e monti, qualunque luogo o specie di questo tormentato (ancora bello dove l'uomo non ha ancora allungato gli artigli) pianeta è territorio di caccia o di conquista. Egli si crede e si sente superiore a tutti e tutto e non si rende conto,
che da qualche decennio, ha intrapreso l'estinzione della sua stessa specie. Follia! Follie! Fermiamoci e riflettiamo. Questa poesia induce a questo, oltre che alla commozione. Stupenda!»
lucylla (18/04/2010) Modifica questo commento

«Lirica intensa e toccante dalla quale emerge la crudeltà umana e la barbarie verso piccoli e indifesi esseri viventi... animali di cui erroneamente si pensa siano esseri inferiori all'uomo e quello che si ode non è "vagito umano"...Molto condivisa e apprezzata. Versi profondi e ben strutturati.»
Club ScrivereAngela Rainieri (18/04/2010) Modifica questo commento

«Poesia che tocca varie problematiche sulla violenza, sulla vivisezione, sulla crudeltà, e sull'estinzione di tante razze animali dalla faccia della terra. Se non smettiamo di oltraggiare e violentare la natura in ogni suo aspetto o forma vivente, davvero arriverà la fine per l'essere umano. Sarà l'autodistruzione per noi e non ci sarà nessun futuro per i bambini di oggi e per quelli che presto nasceranno. Lirica apprezzata per la sensibilità espressa in tutta la stesura. Bella la chiusa.»
Rebecca Morgen (19/04/2010) Modifica questo commento

«Una poesia che si annida subito nel cuore, per l'intensità di sentimenti con cui è stata espressa, per il pregevole contenuto ed ogni altro profilo.
La conservo fra le più care.
Soprattutto, in memoria del mio adorato Black.
Per la cui reduce perdita, ho ancora una ferita sanguinante nel cuore.
Dopo 10 anni di puro incondizionato Amore che ha saputo donare a me e a tutta la mia famiglia. Ma se lui ha avuto la fortuna di essere accolto da una famiglia che lo ha amato come un figlio, non consola la condizione disumana che subisce la stragrande magioranza di questi nostri adorabili, speciali Amici.»
Anna Maria Scamarda (20/04/2010) Modifica questo commento

«Primo posto meritatissimo, tema per niente semplice sviluppato benissimo»
Lucia Volpi (20/04/2010) Modifica questo commento

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Sociale
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Pregno di malinconia
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Tragico sfinimento
Langue afflitta
Tal cobra infido
Tanto non è vagito umano

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Il primo racconto pubblicato:
 
Chico l’ornitorinco che non sapeva nuotare (11/02/2011)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
Marilù e il regno delle nuvole (13/04/2022)

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